mercoledì 25 luglio 2012

Giochi per bambini

Che bello! Ho trovato sui siti BabyGreen e Alimentazionebambini una pagina tutta dedicata ai giochi per bambini!
Sono elencati i giochi tradizionali, quelli che facevamo noi e ancora di più i nostri genitori!
Voglio proprio studiarmeli, Giulia cresce in fretta ed io devo essere pronta!


Visitate la pagina dedicata sul sito Alimentazionebambini, ci sono quattro sezioni: una dedicata ai giochi all'aperto, una ai giochi in casa, una ai giochi per le feste e una ai giochi inventati dagli utenti!

Eccone alcuni:

Gioco delle biglie
Il gioco delle biglie è un tradizionale gioco da spiaggia da fare in compagnia, bambini e adulti insieme.

Palla prigioniera
Palla prigioniera è un tradizionale gioco per bambini da fare in gruppo all’aperto. Per giocare serve un pallone.

Lupo mangiafrutta
Lupo mangiafrutta è un gioco per l’infanzia da fare all’aperto o comunque in uno spazio sufficientemente ampio per permettere ai bambini di correre in sicurezza.

Calcio-scopa
Il calcio-scopa è un gioco simile al calcio che va fatto all’aperto, per esempio in un cortile o in un parco.

Il duello
Il duello è un gioco da fare all’aria aperta, in giardino, al parco o in un cortile. Sono necessari tre fogli di carta di giornale per ogni giocatore.

Corsa con i palloncini
La corsa con i palloncini è un gioco divertente da fare all’aperto. Sono necessari dei palloncini, se possibile ognuno di colore diverso, e uno per ogni giocatore.

Gatto e topo
Il gatto e il topo è un gioco da fare in un luogo spazioso, meglio all’aperto, dove i bambini possano correre liberamente.

I quattro cantoni
Un gioco classico da fare all’aperto, in uno spazio grande, di forma quadrata con cinque giocatori.

Il bruco
Il bruco è un gioco di movimento da fare in gruppo all’aria aperta, in un giardino o in un cortile. Più sono i bambini, più il gioco è divertente.

Acchiappa l’ombra
Acchiappa l’ombra è un gioco di movimento da fare in gruppo all’aria aperta, in un grande spazio privo di ostacoli.


Tris
Tris è un popolare gioco di strategia. Servono carta e penna, ma si può giocare anche sulla sabbia.

Monetina
Monetina è un gioco di abilità per bambini. Servono una moneta per ogni giocatore e una superficie piana.

Svolgi la matassa
E’ un gioco da fare in casa, molto divertente se giocato in tanti. E’ necessario avere un lungo spago da distribuire a tutti i bambini e un bel premio per il vincitore.

Indovina i sapori
Indovina i sapori è un gioco da fare in casa, che sviluppa nei bambini il gusto e la curiosità verso i nuovi alimenti, divertendoli.

Ricorda gli oggetti
Ricorda gli oggetti è un gioco da fare a casa in piccoli gruppi, che aiuta a esercitare la vista e la memoria. I bambini devono sapere scrivere.

La bomba
La bomba è un gioco da fare in casa che aiuta i bambini ad allenare udito e memorizzazione.

Il re del silenzio
Il re del silenzio è un gioco di ricerca che i bambini possono fare in occasione di feste. Servono una benda e degli oggetti che facciano rumore.

Telefono senza fili
Il telefono senza fili (talvolta detto anche telegrafo senza fili) è un gioco divertente noto in gran parte del mondo.

Tutto al contrario
Tutto al contrario è un gioco da fare in casa, ma anche all’aperto. Giocatori: da 3 bambini in su, più un adulto Come si gioca: a ogni giocatore si distribuiscono [...]

Città, animali, giochi, frutta
Città, animali, fiori, frutta è un gioco da fare al chiuso. Servono tanti fogli di carta e penne quanti sono i giocatori. Giocatori: da 4 bambini in su Come si [...]



martedì 24 luglio 2012

Guerra alle macchie!



Ho trovato questa guida su come eliminare le macchie...proverò!

Dal sito www.lacasalingaideale.com ecco qua tutte le mazzie dalla A alla Z!


Acquarello
sul cotone: tamponare con acqua e ammoniaca (una parte di ammoniaca per otto parti di
acqua), quindi sciacquare con acqua fredda
Adesivo 
sul cotone: strofinare delicatamente con solvente per unghie non oleoso (acetone) dopo
aver asportato con un coltellino le incrostazioni;
rimedio casalingo: far indurire l'adesivo con ghiaccio e togliere più che si può, poi applicare
una soluzione lubrificante e fare asciugare. Se necessario ripetere l'operazione.
Birra 
su cotone: lavare l’indumento in acqua tiepida e detersivo.
su lana: tamponare da rovescio con alcol, quindi bagnare con acqua tiepida; coprire con
talco; spazzolare quando è asciutto.
Caffè
su cotone: se la macchia è fresca, acqua minerale. Se è vecchia, sfregare la macchia con
sapone di Marsiglia leggermente umido; fare ammorbidire in acqua calda, poi risciacquare
bene
su lana: acqua minerale al più presto. Se la macchia è vecchia, glicerina per scolorirla,
quindi acqua con qualche goccia d’ammoniaca.
Cera
su cotone e lana: raschiare delicatamente la cera con un coltellino; sistemare sopra e
sotto la macchia due fogli di carta assorbente, quindi stirare. Se la cera è colorata e
rimane traccia di colore, strofinare delicatamente con cotone imbevuto di etere.
su tappeti: raschiare la cera con un coltellino, posare sulla macchia una carta assorbente
e passare il ferro da stiro caldo. Smacchiare eventualmente con benzina.
Ciliegia 
Lavare con acqua e sapone e tamponare le macchie di ciliegia rimaste con un po’ di latte.
Lasciare agire e dopo una o due ore risciacquare
Cioccolato 
sul cotone: Tamponare con acqua e poi strofinare con una pezzuola imbevuta in una
soluzione di acqua tiepida (un bicchiere) e borace  (un cucchiaino). Su tessuti bianchi,
sciacquare con acqua e candeggina
su seta: tamponare con acqua addizionata con un cucchiaio  di ammoniaca (per ogni
bicchiere);
su moquette e tappeti: raschiare la parte in superficie poi utilizzare uno shampoo o uno
smacchiatore apposito
rimedio casalingo: bagnare la macchia con un miscuglio di glicerina  e tuorlo d'uovo: si
lascia agire, poi si sciacqua con acqua tiepida
Colla 
Bagnare con acqua tiepida, raschiare leggermente con un coltellino, smacchiare con
acqua e ammoniaca.
oppure... tamponare con alcol in cui è stato sciolto sapone di Marsiglia grattugiato e
sciacquare;
Colla vinilica:
si elimina semplicemente con un po' di acqua tiepida
Erba
sul cotone ed i capi bianchi, si elimina mettendo a mollo in acqua molto calda, quindi
risciacquando. Oppure, immergere e strofinare la parte in latte freddo. Per le macchie
vecchie: sfregare con succo di limone e risciacquare con acqua tiepida
rimedio casalingo: trattare con acqua e aceto, dopo aver versato sulla macchia succo di
limone
Fango 
su cotone: lasciare asciugare e spazzolare, tamponando eventuali aloni con acqua e aceto
oppure acqua fredda e ammoniaca nella misura di un cucchiaio per litro
su tessuto impermeabile: pulire con acqua fredda con qualche goccia d’aceto.
su moquette e tappeti: lasciate asciugare poi aspirate dopo aver rimosso il fango con una
spazzola dura; togliere eventuali aloni con un poco di alcol denaturato
Frutta 
Le macchie di frutta vanno lavate in acqua molto calda e tamponate con alcool. Alla fine
lavare con acqua ed ammoniaca.
Rimedio casalingo: far ammorbidire il tessuto con un po’ di latte fresco, poi risciacquare
con acqua fresca oppure aceto e succo di limone
Gelato
sul cotone: le macchie fresche se ne vanno facilmente con l'uso di acqua fredda e
detersivo; quelle vecchie vanno ammorbidite con acqua e borace
rimedio casalingo: trattare con alcol etilico e ammoniaca
Grasso 
se si agisce subito, le macchie non vanno trattate  con acqua (che lo fa coagulare);
cospargere immediatamente con talco, lasciare assorbire, passare con il ferro da stiro ben
caldo, spazzolare. per togliere eventuali aloni lavare direttamente con acqua e sapone.
oppure, provate con acqua e ammoniaca.
sul cotone: raschiare il grasso rimasto in superficie, cospargere con polvere assorbente e
dopo dieci minuti spazzolare. Se necessario, ripetere l'operazione
su moquette e tappeti: mettere una carta assorbente sulla macchia, passare il ferro caldo
fino all'assorbimento.
rimedio casalingo: sciogliere del sale in alcol denaturato o in ammoniaca, spazzolare e
lavare in acqua calda e sapone.
Inchiostro 
sul cotone: tamponare a rovescio con alcol o trementina, oppure lavare con acqua salata o
acqua e aceto bianco.
Avete segni di inchiostro sulle dita? Sfregatele sulla parte interna di una buccia di banana;
spariranno in un baleno.
rimedio casalingo: strofinare delicatamente con l'acqua di cottura non salata dei fagioli
bianchi; se il tessuto è in fibra vegetale, tamponare con alcol e latte e poi con acqua e
sapone
Muffa 
sul cotone: sui bianchi tamponare con acqua e candeggina. Se  la macchia persiste,
mettere il capo in una pentola con acqua, detersivo e perborato di sodio e lasciar bollire
per dieci minuti
rimedio casalingo: bagnare con latte bollente e sciacquare dopo circa mezz'ora; sui capi
bianchi, sbiancare le macchie vecchie con una pasta composta di sale e succo di limone
Profumo
sul cotone: lavare con acqua e sapone; se la macchia è vecchia, cospargere di saponaria,
inumidire con qualche goccia di alcol, spazzolare quando asciutta
sui delicati: sulla seta, tamponare con glicerina tiepida; togliere l'unto cospargendo con
polvere assorbente e stirando tra due carte assorbenti
rimedio casalingo: strofinare con acqua e qualche goccia di acqua ossigenata a 12 volumi,
poi sciacquare con acqua fredda miscelata a un po’ di aceto
Resina 
sul cotone: sul bianco, strofinare con un batuffolo di cotone imbevuto di acquaragia o
essenza di trementina, oppure con alcol a 90°; sui  colorati, insaponare da rovescio e
applicare una miscela di un quarto di essenza di trementina con tre quarti di alcol, e
sciacquare dopo un quarto d'ora
rimedio casalingo: trattare dapprima con ghiaccio e poi con olio di  trementina o alcol
saponato
Rossetto
sul cotone: tamponare con acqua e etere
rimedio casalingo: trattare con ammoniaca diluita
Ruggine 
sul cotone: usare qualche goccia di antiruggine, o provare con acqua e ammoniaca e, per
la biancheria, con sale e succo di limone, poi scaldare con il ferro da stiro frapponendo un
panno
su moquette e tappeti: succo di limone e un pizzico di sale fino, sciacquare con acqua
fredda o tiepida
rimedio casalingo: trattare con sale fino e succo di limone e lasciando al sole per un’ora
Sangue 
sul cotone: tamponare con acqua molto fredda (quella calda fissa la macchia), insaponare
e risciacquare. Oppure applicare una soluzione composta da una parte di acqua
ossigenata e da cinque di acqua; se non fosse sufficiente, ricoprire la macchia con
perborato e spazzolare dopo un'ora
sui delicati: spalmare un impasto di amido e acqua, spazzolare quando è secco, oppure
acqua ossigenata
rimedio casalingo: prima del lavaggio trattare le macchie vecchie con acqua fredda e con
ammoniaca
Sudore 
sul cotone: tamponare con acqua e ammoniaca, quindi sciacquare abbondantemente
Uovo
sul cotone: raschiare la superficie della macchia, cospargere di sale inumidito con acqua e
spazzolare dopo circa 10 minuti
Vernice 
sul cotone: acqua calda con essenza di trementina, poi lavare con acqua e sapone; le
vernici alla nitrocellulosa si eliminano con l'acetone
Vino 
sul cotone: cospargere subito la macchia con sale fino, fare asciugare, quindi procedere al
normale e se necessario e se il tessuto lo consente, candeggiare
rimedio casalingo: latte caldo oppure succo di limone caldo; su lino e colore bianco,
tamponare con vino bianco; l'acqua di cottura dei fagioli è efficace per tutti ti tessuti


Fonte: http://www.lacasalingaideale.com/corso/lez05.pdf

I detersivi fai-da-te

Molti non sanno che bicarbonato, aceto, limone e sale grosso fanno quanto un detersivo, senza però inquinare l'ambiente ed avvelenare noi!

Ecco qua una guida ai detersivi fatti in casa!


Gli ingredienti indispensabili:

L'acqua: Indispensabile alla preparazione dei prodotti e per la pulizia tout-court. Per essere efficace in questo caso dovremmo aumentare le sue proprietà tensioattive (ammorbidire e portar via i grassi), riscaldandola e/o aggiungendovi alcuni prodotti (cristalli di sodio, sapone...)

L'aerazione: l'aerazione quotidiana delle stanze (dieci minuti al giorno come minimo ed anche in inverno) contribuisce ad eliminare i numerosi agenti inquinanti "interni" e a ridurre l'inquinamento domestico. L'aria fredda e la luce  (raggi UV) fra l'altro hanno la capacità di eliminare molti "indesiderati" (batteri, acari...)

Acido acetico: conosciuto anche come aceto bianco, è una soluzione acquosa, trasparente, composta da almeno il 6% di acido acetico prodotto dalla fermentazione dell'aceto, di alcool o di barbabietole. Ha proprietà sgrassanti, disincrostanti, deodoranti, antisettiche, disinfettanti, conservanti...In alcuni casi è sostituibile con il succo del limone

Bicarbonato di sodio-NaHCO3: da non confondere con il carbonato di sodio o con la più pericolosa soda caustica, questa polvere fine e bianca neutralizza gli acidi e dunque gli odori, è leggermente abrasivo, pulente ed addolcisce l'aria. Può essere sostituito, per quanto riguarda le sue poprietà abasive, con polvere di pietra pomice, argilla o creta.

Cristalli di Sodio-Na2CO3: più basico del Bicarbonato di sodio (e più efficaci per alcune cose), questi cristalli traslucidi che diventano bianchi al contatto con l'aria, possono essere irritanti per alcuni soggetti; proteggete dunque le pelli sensibili e tenete fuori dalla portata dei bambini. Neutralizza gli acidi, scrosta e dissolve le materie grasse, si può utilizzare sugli smalti (vasca da bagno, lavandino, wc...), per il bucato, per addolcire l'aria, sturare i tubi (solo se intasati da meteriale organico), pulire i pavimenti. Può essere sostituito, in alcuni usi, dal sapone nero.

Oli essenziali: gli oli essenziali si dosano in gocce, attenti alle quantità! In più alcuni olii possono essere dermocaustici e se ingeriti, molto tossici. Ricordate che bambini al di sotto dei 7 ani e gatti sono molto sensibili a questi prodotti. Questo liquido molto viscoso, più o meno colorato, molto profumato, ottenuto dalla distillazione di piante è un ottimo disinfettante, antisettico, antimicrobico, germicida ed ad un tempo antibiotico, antibatterico ed antimicotico, disinfettante, repellente per gli insetti e deodorante. Ne esistono di svariati ma, per le pulizie di casa, scegliendone un paio opteremmo per l'olio essenziale di limone e quello di albero di tea.

I saponi

I saponi sono fabbricati a partire da soda, potassio e trigliceridi (animali e/o vegetali). Più l'acqua è dura, più la loro efficacia diminuisce. L'aggiunta di cristalli di sodio o di bicarbonato può ovviare al problema.

Sapone nero: Questo liquido molto concentrato e molto viscoso, dal colore che può variare dal nero-bruno al verde, può causare irritazioni; è bene perciò proteggere le pelli delicate e tenere al di fuori della portata dei bambini. E' molto sgrassante e disincrostante. L'ideale per sgrassare fornelli e forni, pulire i vetri, togliere le macchie di catrame e scrostare la pittura ad olio. Può anche essere usato come smacchiatore prima del lavaggio in lavatrice ma attenti ai capi delicati! E' al tempo stesso un antisettico ed un antinsetticida, pulisce in profondità e fa brillare, nutrendole, superfici come marmo, ardesia, linoleum. Può essere, in qualche uso, sostituito dai cristalli di sodio.

Sapone di Marsiglia: ottenuto a partire da soda ed oli vegetali (arachidi, cocco , oliva, palma) o da grassi animali (nei saponi industriali in cui sono inoltre presenti vari additivi che ne riducono la biodegradabilità), questo sapone dal colore che può variare dal bianco al verde è meno efficace del sapone nero per quanto riguarda la pulizia della casa ma è l'ideale per il bucato ed ha proprietà antisettiche.

Sapone neutro liquido: multiuso, va bene anche per il lavaggio delle stoviglie.

Altri amici:

Sale: disincrostante, assorbente, deodorante, antigelo, fissatore del colore.

L'olio d'oliva: nutre e fa brillare i mobili in legno, scioglie lo sporco dalle superfici.

Succo di limone: sbianca, ravviva la pietra e lo smalto, deodorante, abrasivo, disincrostante.

La polvere di caffè: sgrassa, deodora, pulisce, ravviva i colori scuri ed il cuoio.

Argilla: assorbente, abrasiva.

Polvere di bicarbonato di calcio o bianco di Spagna: assorbente, abrasiva, lucidante.

Polvere di pietra pomice: abrasiva.

Cenere: pulente, sgrassante, abrasiva, assorbente.

Acqua ossigenata: sbianca, deodora, disinfetta.

Buccia di patata: anticalcare e di trattamento per la cura di bichhieri ed argenteria.


I materiali:

Gli indispensabili:

Panni in microfibra: la microfibra secca attira la polvere, umidificata invece sgrassa. Sono assorbenti, permettono di ridurre la quantità di detergente necessario alla pulizia e si lavano in lavatrice.

Spugne vegetali: si lavano in lavatrice.

Stracci: in lino od in cotone. Lavabili in lavatrice.

Secchio: uno piccolo ed uno grande.

Raschino.

Scopa e paletta.

Vecchie spazzole a denti o di ferro.

Eventualmente un aspirapolvere (indispensabile per la moquette) con sacchetto riutilizzabile.

Palle da golf, da tennis o palle da lavaggio.

Bidoni da detersivo liquido per bucato (o contenitori opachi della capacità di almeno 2 litri) puliti.

Flaconi da detersivo per i piatti (o flaconi dalla capacità di almeno 500ml) puliti.

Vaporizzatore recuperato.

Vasetti da 500gr o da 1kg.

Piccoli barattoli opachi.

Vasetti con tappo dosapolveri (tipo saliera) da usare per il bicarbonato.

Imbuti.

Ancora utili saranno: etichette, pelle di camoscio (meglio sintetica, se naturale abbiate cura di preservarla nel tempo), vecchi gionali (per vetri e specchi), piumini da spolvero, guanti.


Fonte : Greenme - http://www.greenme.it/approfondire/guide/1959-detersivi-fai-da-te-la-guida-alle-pulizie-ecologiche-e-convenienti

lunedì 23 luglio 2012

Il parto naturale

Quando ero incinta ho letto molto riguardo alla gravidanza e al parto, e credo che, se una ha la possibilità, il parto naturale sia la scelta più bella e giusta che si possa fare per se stesse e per il nostro bambino.

Vi riporto un articolo che ne spiega i benefici:

Il parto naturale per il bambino

Il travaglio di parto è governato da un delicato equilibrio ormonale che si autoalimenta col suo progredire fisiologico.

All’apice della contrazione, in corrispondenza del picco massimo di dolore e grazie ad esso, l’organismo materno secerne catecolamine a picco, responsabili della produzione di ossitocina, precursori delle prostaglandine ed endorfina.

L’ossitocina e le prostaglandine hanno la funzione di favorire la fisiologica progressione del travaglio, poiché sono responsabili della forza e dell’efficacia delle contrazioni stesse. Senza questi ormoni le contrazioni sarebbero inefficaci e irregolari.

Le endorfine sono ormoni simili alla morfina, prodotti in maniera endogena (dal nostro stesso organismo) con lo scopo di diminuire la percezione del dolore e rendere il parto un’esperienza affrontabile e ripetibile.

Questi stessi ormoni, secreti dalla madre in travaglio, attraverso la placenta arrivano al bambino.

Il bambino ha, dunque, una doppia fonte di catecolamine durante il travaglio: quelle che giungono attraverso la placenta e quelle che produce da sé in risposta allo stress della contrazione.

Quando il muscolo uterino si contrae, infatti, aumenta la pressione all’interno dell’utero e quindi aumenta la pressione sul cranio del bambino. Durante il periodo espulsivo, inoltre, il passaggio attraverso il canale del parto esercita sul cranio del bambino una compressione ed entrambe queste situazioni sono responsabili della secrezione di catecolamine nel bambino in risposta allo stress…

Questa risposta allo stress ha molti benefici sul bambino:
- Anzitutto promuove e favorisce la respirazione, ripulendo i polmoni dai residui di liquido amniotico e dilatando i bronchioli, preparandoli quindi ai primi atti respiratori.
- Favorisce la demolizione del glicogeno e degli acidi grassi in composti immediatamente utilizzabili alla nascita come energia, nutrimento e protezione contro la dispersione del calore.
- Promuove l’attaccamento del neonato alla madre.
- Accelera il metabolismo alla nascita.
- Favorisce un maggior afflusso di sangue agli organi vitali.

Le endorfine materne si concentrano nel liquido amniotico con effetto analgesico sul bambino.

Il parto naturale, quindi, fa bene anche al bambino, al quale vengono offerti gli strumenti necessari al suo adattamento alla vita extra-uterina senza stress.

Il dolore che accompagna il travaglio, se vissuto e gestito con una buona preparazione materna, può concorrere ad un miglior inizio per il bambino (e per la mamma!).

Fonte : Emanuela Rocca - http://www.bambinonaturale.it/2012/02/parto-naturale-bambino/ 

Il babywearing: tutto sulle fasce porta bebè

  Ecco un argomento a cui sono molto affezionata: il baby wearing, cioè l'arte del portare i bambini nella fascia...poprio come fanno in Africa per intenderci!

Io ho comprato la mia prima fascia quando Giulia non  era ancora nata, ho optato per la "fascia lunga elastica", perchè avevo letto che era quella più indicata ai neonati.
Vi devo dire che è stato l'acquisto più azzeccato che potessi fare! Lei l'ha adorata fin da subito, perchè l'avvolgeva proprio come quando era nel grembo materno e quando camminavo, il movimento era probabilmente lo stesso che aveva sperimentato per 9 mesi!

Ci sono diversi tipi di portabebè, io l'ho acquistata su internet, sul sito di BOTTEGA BUBAMARA .
Annamaria e suo marito hanno fatto uno splendido lavoro nel tirare su questa nuova attività, le fasce, rigorosamente fatte a mano sono di qualità ed il prezzo è imbattibile, ne avrete la prova dando una veloce occhiata su web o  nei negozi.

In cosa consiste il Babywearing e quali vantaggi offre?
Annamaria ce lo spiega molto bene, riporto dal suo sito:


Il Babywearing è l’antica pratica di portare i propri figli addosso, appositamente sistemati in teli legati attorno al corpo a mò di marsupio.

Promuove lo sviluppo fisico del bebè favorendo il corretto sviluppo della colonna vertebrale e del sistema vestibolare e aiutando a prevenire le displasie dell’anca e le coliche neonatali (questo non avviene con i comuni marsupi porta bebè strutturati che fanno assumere al piccolo posture troppo rigide e scomposte);

Aiuta a rafforzare il legame di attaccamento (bonding) tra il neonato e la madre, base sia della costruzione della relazione madre-figlio, sia dello sviluppo psicologico del piccolo: i bebè portati sono più sereni, piangono di meno;

Favorisce l’avvio dell’allattamento al seno, specialmente con i nati prematuri, che dall’impiego delle fasce porta bebè ricavano particolari benefici (marsupioterapia); consente inoltre di poter allattare in pubblico, in maniera discreta;

Permette ai genitori di spostarsi liberamente, in casa e fuori, avendo entrambe le mani libere!! Lavori domestici, mezzi pubblici, barriere architettoniche… Tutto molto più pratico e comodo senza carrozzine e passeggini!

Ecco i tre tipi di fascia e le loro caratteristiche:


La Fascia ad Anelli è uno scampolo di tessuto di cotone, che ha cucita su un'estremità una coppia di anelli in alluminio anallergico appositamente studiati per il babywearing.

L'utilizzo di questo porta bebè è particolarmente intuitivo: basta infilare la coda della fascia negli anelli, far passare il tessuto dall'altra parte, ed è fatta!

E' molto comoda con i neonati, consente di allattare con estrema facilità e in maniera discreta. Diventa poi indispensabile quando in seguito i vostri piccoli inizieranno a camminare e vorranno fare saliscendi dalle vostre braccia... Veloce da indossare, in borsa occupa pochissimo spazio.

Portata massima: 15 kg.
Posizioni possibili: culla, pancia a pancia, fianco, schiena.


Il Mei Tai è un porta bebè che strutturalmente ricorda il classico marsupio, è composto da uno schienale, delle bretelle e una cintura, il tutto in tessuto di cotone.

A differenza del marsupio, però, il mei tai consente al bebè di poter assumere una postura del tutto fisiologica ed ergonomica, analogamente a tutte le altre fasce porta bebè.

Confortevole e sicuro con i neonati, permette di allattare in tutta libertà; è l’ideale per le lunghe passeggiate, il peso del bebè infatti si scarica su entrambe le spalle del genitore, senza affaticare. Comodissimo e pratico da usare anche in seguito, per portare sulla schiena i bimbi più grandicelli!

Portata massima: 15 kg.
Posizioni possibili: pancia a pancia, fianco, schiena

La Fascia Lunga Elastica è un porta bebè non strutturato, consistente in un lungo rettangolo di tessuto in maglina di cotone.

Una volta indossata la fascia elastica appare come una maglietta, all’interno della quale il bebè potrà essere comodamente alloggiato con un semplice gesto.

Per i neonati è l’ideale, grazie alla morbidezza e all’avvolgenza del tessuto che ricrea l’intimità del grembo materno. Ottima per allattare, è comodissima per chi la indossa, il peso del bebè si distribuisce equamente sul tutte e due le spalle del genitore.

Portata massima: 6 kg.
Posizioni possibili: pancia a pancia, culla.


Adesso che mia figlia ha 5 mesi ho acquistato un Mei Tai...vi farò sapere, ma non ho dubbi che sarà stra-utile!

Fonte:http://bottegabubamara.blogspot.it/

Un articolo sull'amore per tutta la vita

Ecco un articolo che mi è piaciuto molto perchè nell'era del "matrimonio come tomba dell'amore" fa piacere sentire la testimonianza di chi da valore alla scelta fatta, al tempo passato insieme e a tutti i significati che si trovano giorno per giorno.
Mi fa terribilmente incavolare sentire mogli o mariti parlare male del proprio consorte, descrivendolo come "palla al piede" e cose anche peggiori.
Credo che la cosa più bella che due persone sposate possano condividere sia la visione, il sogno comune di tenersi ancora per mano a ottantanni, innamorati perdutamente l'uno dell'altra.
Dedico questo articolo a mio marito.

Buona lettura!


Amare una donna per tutta la vita?
di Jacopo Fo | 5 luglio 2012


Oppure cambiare modello ogni 5 anni?

Il mito del maschio patriarcale è quello del latin lover. Cambiare donna ogni notte. Ma è una sciocchezza perché la prima volta che fai l’amore con una donna non c’è conoscenza, intimità, complicità e non puoi certo raggiungere il massimo dell’orgasmo.

Se cambi donna ogni notte insegui il piacere mentale della conquista, hai vinto, hai fatto un altro punto, un’altra tacca sulla tua pistola.
Ma se vuoi veramente l’estasi dei sensi ti conviene cercare qualche cosa di diverso dalle avventure.

Non esiste nella nostra cultura la celebrazione dell’estasi della millesima notte d’amore. Quando conosci tutto di lei e lei di te.
Inoltre non esiste la coscienza del fatto che l’amore cresce.

La nostra cultura è incentrata sull’apparenza e l’edonismo, il valore di mercato di un bel corpo.
Ma i corpi invecchiano e quindi i maschi benestanti si dedicano a cambiar moglie appena alla consorte diminuisce la tensione epidermica e spuntano le rughe.
Nell’articolo precedente di questa serie di scritti esistenziali, ho cercato di evidenziare che la nostra cultura non mette l’amore al primo posto, perché ha paura della potenza “mistica” della cotta romantica capace di far impazzire i sudditi dell’Impero.

Ora vorrei invece parlare di come la negazione della crescita dell’amore sia un danno epocale.
Quando spuntano le rughe sul viso dell’amata, o quando ci si trova di fronte a qualche contrasto, la tendenza dominante è quella di rompere il rapporto.
Diversamente si comporta una persona che è convinta che un amore cresca e che sia capace di dare i suoi frutti migliori solo dopo molto tempo.
E non solo per quanto riguarda il piacere orgasmico.

Dopo 17 anni di amore con Eleonora, non solo mi rendo conto che la amo e la desidero ma mi accorgo anche del fatto che cresce qualche cosa di assolutamente pazzesco tra noi due.
Mentre sto scrivendo mi rendo conto che nella nostra cultura basata su soldi e potere non esiste neppure un nome preciso per questo sentimento.
Manca la parola.

Provo a spiegarmi. Io ho incontrato questa donna meravigliosa e bellissima e me ne sono perdutamente innamorato.
E in tutti questi anni abbiamo vissuto una serie di eventi a volte bellissimi, a volte veramente tragici. Tutte queste esperienze hanno creato tra noi due qualche cosa di fortissimo. Più forte addirittura dell’amore romantico. Perché sai che lei, al di là degli scontri, al di là dei disaccordi, è totalmente con te, dalla tua parte. E tu uguale.

So che qualcuno starà pensando che sono discorsi al miele, e magari farà anche un sorrisino ironico… Ma per me è così. Dire che io darei la vita per lei non è retorica, è un fatto certo come il sorgere del sole. E so che per lei è uguale. Lei è dalla mia parte, sempre e comunque. Magari in certi momenti di rabbia mi può anche insultare ma lo fa restando dalla mia parte. Sono cose che nei primi anni non possono succedere perché solo la fucina della vita può fondere e ricostruire la parte della tua anima che si unisce con lei.

Posso indicare questo stato con le parole solidarietà, complicità, intesa, affiatamento, identitarismo (qualche cosa che ti dà reciproca identità), ma tutte queste parole non c’entrano quel che sto descrivendo.
E non esiste neppure una parola che definisca il contrario: l’idea che un uomo che resta per tutta la vita sia un po’ pirla e che si debba cambiare donna come si cambia auto per averne sempre una nuova fiammante.
Se sperimenti questo miracolo dell’amore poi ti rendi conto anche di un altro prodigio complementare. La donna che ami resta bellissima in eterno.

Quando faccio l’amore con Eleonora lei ha sempre 26 anni ed è stesa sopra un letto color avorio, in una camera di un alberghetto di Sciacca, con al di là della finestra solo il mare, e il suo corpo è fuoco liquido. E io non potrei amarla di più. Perché lei è la mia vita.

Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/05/amare-una-donna-per-tutta-la-vita/284519/


Alla ricerca di una passione

Eccomi qui...alle prese con l'ennesimo "inizio".
"Ennesimo" perchè, da brava persona fortemente incostante, in 33 anni, ho inziato e lasciato poi a metà, una miriade di attività!
Adesso mi è venuto il pallino del "cucito" e dopo aver visitato diversi blog di esperte e non, ho pensato di riprovare a scrivere un blog... perchè naturalmente avevo già provato a fare un blog...che poi ho abbandonato.
In realtà ho pensato di riportare tutte le informazioni che cerco.In effetti sono una maniaca dell'informazione e uso molto internet per questo scopo, quindi perchè non condividere le mie ricerche?
Quindi questo blog riguarderà un po' di tutto...il mio mondo!
Aspettatevi argomenti sul vivere "green&bio", sull'orto, sulla gravidanza  e sui bambini (ho appena avuta la mia prima figlia, Giulia!), sul cucito (spero....!!!), ricette di cucina e altri argomenti, quelli che, giorno per giorno, avrò bisogno di approfondire!